di Nicola Bruno
Pagine speciali sul sito ufficiale dell’ente e battage sui social media per Luigi Magistris. Nel pieno dell’emergenza spazzatura, il Comune di Napoli mette i rifiuti al centro della propria agenda comunicativa, con una doppia strategia online: una più politica e personalizzata sulla galassia di siti web del neo-sindaco; un’altra più istituzionale e di servizio su www.comune.napoli.it
DE MAGISTRIS 2.0- Forte della sua popolarità online (è tra i politici italiani più seguiti in assoluto su Facebook), Luigi De Magistris ha continuato ad usare i social media come mezzo privilegiato per informare i cittadini sull’emergenza in corso. Basta fare un salto su YouTube ed ecco i video con il sindaco che passeggia per i Quartieri Spagnoli e apprezza gli sforzi di raccolta differenziata auto-gestita.
De Magistris nei Quartieri Spagnoli
In un altro video, il neo-sindaco fa il tour nelle aree di rimessaggio dell’Asia, la società del comune che fornisce i servizi di igiene ambientale) e cerca di motivare i dipendenti a continuare a lavorare per uscire dall’emergenza.
Insomma, su YouTube, come anche sul sito personale, il profilo Twitter e Facebook, De Magistris fa il possibile per dimostrare che ce la sta mettendo tutta. In questo è aiutato anche da uno staff di comunicazione che lavora con lui da prima dell’arrivo a Napoli: un blogger lo segue in tutte le sue attività politiche e istituzionali e poi pubblica gli aggiornamenti sui suoi profili 2.0.
Profili che sono andati sempre più proliferando negli ultimi tempi, tanto che, spiega a Sky.it Marzia Bonacci portavoce di Luigi de Magistris, “presto verrà avviato un piano di riorganizzazione: i due siti personali (quello da europarlamentare e quello da candidato sindaco) verranno progressivamente spenti per confluire in un unico sito in cui De Magistris parlerà di questioni locali e nazionali, proponendosi quindi sia come figura istituzionale che come leader politico”.
Lo stesso avverrà per le due pagine Facebook (Luigi De Magistris e “Sindaco per Napoli”), i cui fan verranno invitati a spostarsi su un unico profilo.
IL COMUNE - La scintilla 2.0 era già scattata durante il mandato Rosa Russo Iervolino, quando il Comune di Napoli era sbarcato su Twitter, YouTube e Friendfeed, senza farsi mancare una (controversa) Web-Tv e una sezione Podcast con l’audio di tutti i Consigli Comunali da scaricare.
Il sito istituzionale continua ad essere il miglior luogo dove informarsi sulla gestione dei rifiuti. A partire dalla pagina tematica si può facilmente consultare tutte le delibere e ordinanze in materia, visualizzando pure contributi multimediali. Ricca di contenuti anche l’area “Ambiente”, da cui si può accedere a una mappa interattiva per visualizzare i cassonetti più vicini, eco-decaloghi per la differenziata, consigli sullo smaltimento dei rifiuti elettronici. Il tono qui è volutamente più formale e di servizio: i contributi del sindaco o della Giunta vengono integrati solo quando sono pertinenti all’attività istituzionale e non sfociano nel politico.
IL FALSO PROFILO FACEBOOK - Continua a mancare, comunque, un profilo ufficiale del Comune su Facebook. Non si tratta di distrazione, ma di una scelta consapevole, come spiega a Sky.it Giuseppe Contino, direttore responsabile della testata Comune.Napoli.it: “E’ un'area che bisogna presidiare, ma che va anche seguita con cura. Non si possono dare aspettative di ascolto ai cittadini se poi non si hanno le risorse per poterle rispettare. Ci stiamo comunque attivando per offrire anche questo servizio”.
Attenzione, quindi, alla presunta pagina del Comune che da qualche giorno è sbucata su Facebook. Per quanto utilizzi il logo di Palazzo San Giacomo, non si tratta di un profilo ufficiale. E’ stata creata da persone esterne all’ente e non rappresenta affatto la voce del Comune (che ha già avviato le procedure con Facebook per la rimozione). In effetti, a guardare l’album delle foto e la sezione delle note, veniva più di un dubbio sull’autenticità di questo profilo. Peccato solo che molti utenti non se ne siano accorti: alla richiesta di mandare suggerimenti su come risolvere l’emergenza hanno risposto già in tanti. E quando un fan chiede: “Ma qualcuno legge i post su questa pagina?”, e la risposta del presunto “Comune di Napoli” arriva nel giro di pochi minuti, lo stupore è generale (“Ua, hanno risposto subito!”). In effetti, per quanto Luigi De Magistris voglia spingere sui social-media, forme così avanzate di partecipazione alla vita pubblica non fanno ancora parte delle sue strategie online.