domenica 5 giugno 2011

Divagazione Domenicale


di Laura Picchetti
domenica 5 giugno 2011
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Sono uscita, ho comprato i " purpetielli".
Franc ha preparato il soffrittino,
poi abbiamo messo la spesa a posto.
A Napoli schizzichiava e mi sono
bagnata di sudore, piu' che di
pioggia.
La strada era piena di avanzi dei
bagordi dellaserata precedente:
due indiani scopavano anche migliaia di cicche, che ricoprivano e riempivano i
buchi tra i basoli di pietra vulcanica, davanti ai locali,con le scope rigide,di saggina del tipo che si usavano un tempo.
Napoli e' una citta' antica come i suoi basoli che da non piu' di due anni sono stati rimessi a posto, ma che oramai si sono di nuovo tutti smossi , e molti traballano sotto il peso delle macchine: in alcuni punti, sono affondati, di nuovo, nel massetto sottostante, per cui, quando cammino, devo guardare incessantemente, dove metto i piedi.
Questo solo per dire a chi vive nelle piccole cittadine del nord, e non sa di che parla, quando stenta a capire i nostri problemi di meridionali e ne tantomeno il problema dei rifiuti.
PERCHE' CARI NORDISTI,NAPOLI ha ben poco in comune con alcune piccole cittadine della pianura padana e ancor meno con le solitarie ... localita' pedemontane .
Napoli e' una ex capitale : una citta' popolosa e calda con un entroterra ancora piu' popoloso e disordinato , con pochi spazi liberi e pochissimo verde.

Una citta' che si sviluppa intorno al suo golfo, abbarbicandosi sulle colline di tufo intorno, in cerca di sole e di panorama. E' una citta' difficile, dove un tempo si viveva spesso l'economia del vicolo ed i vicoli bui e senza sole erano anche.. l'unico campo di gioco dei ragazzini delle famiglie povere che lavoravano e commerciavano.. sull'uscio di casa.

IL VICOLO E IL VASCIO ERANO TUTTO ALLORA.

Oggi e' cambiata ..ma la struttura architettonica e' rimasta la stessa: ci sono sempre stradine piccole, senza marciapiedi, ma sono diventate ancora piu'piccole e insufficienti ..tanto e' il traffico che le attanaglia: specialmente al centro .... queste stradine si sono riempite di negozi , quasi sempre di abbigliamento e di beni superflui..
SPECIALMENTE A CHIAIA I VICOLI HANNO CAMBIATO FUNZIONE : LE BOTTEGHE DI LUSSO HANNO SCACCIATO I VASCI, I VERDUMMAI,GLI EMPORIETTI IN CUI SI COMPRAVA DI TUTTO.LE BOTTEGHE DI ADESSO ....SONO CHIAMATE BOUTIQUES E SONO MOLTO FREQUENTATE.
Ecco perche' vicoli e vicoletti sono diventati trafficatissimi sopratutto nelle ore in cui ci sono i negozi aperti ..ed ecco perche' sono nati cosi tanti publici esercizi ..che vendono cibi e bevande..( non tanto ai i turisti ) quanto per gli stessi cittadini napoletani e dei dintorni .
Le poche strade insufficienti e strette si dipanano tra palazzi antichi e importanti , sul tetto dei quali si continua a costruire mansarde .. mansardine ... attici piu' o meno panoramici, piu' o meno forniti di terrazzi a loro volta che .... poi... alcuni anni dopo , vengono coperti e ristrutturati .. per dare spazio ad altri appartamenti sempre piu in altro ..e qundi , ricercati e pieni di sole....
Una crescita disordinata, verticale, incontrollata, che rende ancora piu' difficile il traffico nei vicoli e nelle strade senza marciapiedi, dove gia' prima della pedonalizzazione e la Z.T.L., lo spazio era carente e difficoltoso per veicoli che fornivano servizi indispensbili .

Per non parlare delle necessita' vitali dei pochi anziani che ancora resistono ad abitare del quartiere, che hanno difficolta' a camminare per strade sempre piu' caotiche e che ...quando devono spostarsi per motivi contingenti ...sono costretti a spendere tanti soldi di taxi o per mezzi privati... data la difficolta' intrinsica di circolazione verso altre zone di Napoli.

Insomma chi vive al centro dovrebbe considerarsi fortunato ma la vita qui....invece non e' affatto facile, data la ristrettezza delle vie di comunicazione e gli ingombri incredibili che si accumulano .a tutte le ore e in qualunque giorno dell'anno..

IO, FACCIO LA SPESA LA DOMENICA PERCHE' C'E MENO GENTE PER STRADA E CAMMINO PIU' LIBERAMENTE, CON I NEGOZI CHIUSI E SENZA ACQUIRENTI E COMMERCIANTI .... CHE SI PRENDONO TUTTO LO SPAZIO, SIA SUI POCHI MARCIAPIEDI CHE IN STRADA , CON I LORO VEICOLI A DUE E QUATTRO RUOTE .

TANTO PER DARVI UN IDEA DI COSA SIA QUESTA ZONA (COSIDETTA ELEGANTE) VI DIRO' : CI SONO STATI DUE FUNERALI LA SETTIMANA SCORSA.....e si e' dovuto spostare la palmetta nel vaso di cemento ovale ..... che blocca l'ingresso della piazza ....due volte per fare uscire ed entrare i carri funebri con le bare .

Per poter morire e avere il carro funebre sotto al palazzo al momento giusto.... mi hanno detto .. si deve prima andare al Comune a chiedere un permesso, in modo tale da ottenere lo spostamento della palmetta striminzita che troneggia nel suo vaso ovale di cemento e che deve essere sollevata , girata dal lato lungo e messa accostata al muro perimetrale di un palazzo...


PER FARE QUESTO OVVIAMENTE BISOGNA CHE ARRIVI UNA MACCHINA SPOSTAMENTO TERRA....


La palmetta col suo vaso oramai fa parte dell' arredo urbano e serve a limitare l'accesso alla piazza da parte delle macchine, ma, la settimana scorsa, per ben due volte, l'hanno dovuta spostare e poi rimetterla a posto, dato che la macchietta elettrica del handicappato-motorio che abita in piazza, non riusciva piu' a passare , perche' il varco lasciato libero era piu' stretto di alcuni centimetri .

C'e' voluta tutta una serie di telefonate ai vigili .. nervosismi.... attese ... scarica barile .. etc..etc....


INSOMMA A NAPOLI CENTRO .... SPAZIO POCO E PREZIOSO... OCCUPATO DA GAZEBO E TENDONI SEDIE , TAVOLINI, DIVANETTI E PIANTE.... APPARTENENTI AGLI ESERCIZI COMMERCIALI, SPAZZATURA TANTA E INDIFFERENZIATA, .... PRODOTTA SOPRATUTTO DAI SOPRANNOMINATI ESERCIZI COMMERCIALI CHE NESSUNO MULTA E CHE RIDUCONO UN VICOLO CHE AFFIANCA LA PIAZZETTA COME UN IMMONDEZZAIO DI NOTTE RENDENDOLO COMPLETAMENTE IMPRATICABILE ANCHE DAI PEDONI ... SPECIALMENTE IL VENERDI, SABATO E LA DOMENICA .

Che dire?

Io ovviamente parlo solo di cio' che vedo e cio' che vedo e' gia' un bel rebus per
il nuovo sindaco, a cui ovviamente faccio i miei migliori auguri.