venerdì 3 giugno 2011

Caldoro avverte de Magistris

“Il termovalorizzatore si farà”. Berlusconi: Carfagna vinceva ma non l’ho data ai clan. Stoccata del governatore a Cosentino: “Il ricambio nel Pdl serviva un anno fa“
Il termovalorizzatore a Napoli est si farà. Lo conferma il presidente della Regione Stefano Caldoro, che oggi a Roma partecipa al vertice del Pdl sul caso Campania dopo la raffica di sconfitte a Napoli e dintorni. Risultati che potrebbero portare a un azzeramento dei vertici del partito a livello regionale e provinciale. Berlusconi, intanto, annuncia: “Con Mara Carfagna a Napoli avremmo vinto, ma non abbiamo voluto consegnarla alla camorra”, scatenando proteste a livello nazionale e locale dove la frase è letta come un insulto alla città. Mentre Gianni Lettieri conferma che sarà il “capo dell’opposizione” in consiglio comunale e scarica le colpe della sconfitta sul premier: “Berlusconi ha sbagliato e io pago il referendum su di lui” annunciando querele contro chi ha diffamato lui e i suoi parenti.


Presidente Caldoro, a Napoli si volta pagina e il nuovo sindaco Luigi de Magistris sostiene che sul termovalorizzatore la convincerà a non costruirlo. Lei che risponde?
“Che il termovalorizzatore nell’area est si farà. L’intesa con il Comune c’è già stata e le procedure di gara sono avviate. L’impianto sarà costruito su suoli di proprietà della Regione. In questa fase la competenza è nostra, poi per legge passerà alla Provincia“.

Perché allora de Magistris insiste?
“In campagna elettorale si parla, poi chi vince deve governare. Nel suo programma così generico ha puntato su due temi. Scassare tutto, con un “no” secco al termovalorizzatore che, in sostanza, è conseguenza della scelta di scassare. Ora il punto è che de Magistris, come sindaco di Napoli, deve pensare a costruire. Ha già scassato nelle urne tutto ciò che c’era da scassare”.

Nelle urne de Magistris ha sconfitto anche Berlusconi?
“Il Pdl non è mai stato forte alle comunali. Io non so se si è esaurita la spinta propulsiva di Berlusconi, ma su questa sconfitta pesa anche un trend internazionale che sta penalizzando chi governa”.

La vittoria di de Magistris segna la definitiva uscita di scena di Bassolino?
“Il nuovo sindaco ha dichiarato guerra a tutti e ha fatto tre vittime: Antonio Bassolino, Rosa Russo Iervolino e Nicola Cosentino”.
Il coordinatore regionale Pdl sarà dunque sostituito?
“Ho detto un anno fa che bisognava cambiare la classe dirigente del Pdl campano. L’ho detto perché avvertivo che si era chiuso un ciclo e bisognava cambiare pagina. Non mi hanno ascoltato. Sarebbe stato meglio perché è spiacevole sostituire i dirigenti dopo una sconfitta. Meglio farlo dopo una vittoria”.

Sarebbe stato meglio candidare Mara Carfagna al posto di Lettieri?
“Il punto non è questo, perché Lettieri ha svolto un’ottima campagna basata sui contenuti e sulle proposte. Il punto è che assieme ai moderati avremmo vinto al primo turno, ma Pierferdinando Casini ha puntato su Milano, Bologna e Napoli per dare un segnale a Berlusconi”.

Ora lei in giunta regionale ha un problema con il suo alleato Udc?
“L’Udc è un problema aperto, certo, ma è una questione nazionale”.

Collaborerà con de Magistris?
“Sul piano della costruzione, non della distruzione”.
(Ottavio Lucarelli, LaRepubblica)

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