
Primarie, spunta Libero Mancuso
La Sinistra chiama l'ex magistrato in giunta a Bologna con Cofferati. Dal processo Cirillo alle stragi della Uno Bianca, una vita in toga: "Io sindaco? Devo pensarci"
di DARIO DEL PORTO
Libero Mancuso
L'idea è maturata alla luce dell'inaspettato successo dell'avvocato Giuliano Pisapia alle primarie del centrosinistra per il Comune di Milano. "Perché non seguire la stessa strada anche per Napoli?", si sono chiesti i dirigenti di Sinistra e libertà impegnati nella ricerca di un candidato da schierare nella competizione che vede già in lizza Umberto Ranieri, Andrea Cozzolino e Nicola Oddati, tutti del Pd. La scelta è caduta su Libero Mancuso, magistrato napoletano trapiantato a Bologna che nel 2006, dopo aver indossato la toga per oltre 40 anni, è stato assessore nel capoluogo emiliano nella giunta Cofferati. I primi a pensare a Mancuso sono stati l'ex sindaco di Castellammare Salvatore Vozza, l'assessore Giulio Riccio, Antimo Scotto e Peppe De Cristofaro. Il dirigente nazionale Gennaro Migliore ha approvato la scelta. Presto un gruppo di intellettuali potrebbe presentare un appello a favore della candidatura.
Mancuso scioglierà la riserva lunedì. "Dopo tanti anni di assenza, l'idea di tornare nella mia città che vive un momento così difficile è sicuramente affascinante. Bisogna capire se ci sono le possibilità e le energie per riprendere in mano i fili della riscossa", dice Mancuso a Repubblica. E poi aggiunge: "Si tratta di una scelta che può sconvolgere la vita della mia famiglia e delle persone che mi sono care. Se dovessi impegnarmi in questa competizione lo farei mettendo in gioco tutto me stesso. Per questo voglio pensarci bene, per condividere questa decisione con coloro i quali, se dovessi accettare, dovranno sopportare con me questo sacrificio".
La carriera in magistratura di Mancuso (che è fratello di Paolo, altra toga di primo piano, attualmente procuratore di Nola) si è incrociata con alcune delle vicende più delicate della storia d'Italia. Come pm a Napoli ha indagato sul terrorismo e sul sequestro Cirillo. Nel 1983 il trasferimento a Bologna dove si ritrovò ad affrontare quasi subito l'inchiesta sulla strage alla stazione. Era già sotto le Due Torri quando raccolse le intercettazioni ambientali di un ex assessore napoletano che aprirono la Tangentopoli partenopea. Come presidente di Corte d'Assise ha celebrato i processi sui delitti della Uno Bianca e sull'omicidio di Marco Biagi. Poi, nel 2006, l'avventura con Cofferati, ma solo dopo aver rassegnato le dimissioni da magistrato.
Plaudono alla mossa di Sel i Verdi e i Socialisti, che parlano di "candidatura di alto profilo". E l'assessore Riccio vede in questa scelta la conferma della "linea dell'onestà e della trasparenza del nostro attuale sindaco. La vita spesa da Mancuso tra l'impegno prima in magistratura e poi in politica rappresenta una splendida testimonianza di servizio alla legalità repubblicana - commenta Riccio - potrebbe riaccendere quella speranza di cui Napoli ha tanto bisogno".
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Stefania Verusio
Primarie a Napoli:
Ranieri potrebbe ancora vincere
IL SEGRETARIO PROVINCIALE TREMANTE DENUNCIA I BROGLI. ALL’ESAME I RICORSI di Vincenzo Iurillo
(F.Q. 26/1/2011)
Stefania Verusio Nicola Tremante, il segretario provinciale del Pd di Napoli, sventola le foto.
“Li vede? Sono tutti consiglieri di municipalità e dirigenti di partiti di centrodestra ripresi nel seggio delle primarie di San Carlo Arena, le faccio nomi e co...gnomi. E abbiamo tante segnalazioni come queste”.
E il caso Mia-no, dove si sarebbe registrato un voto ogni trenta secondi in un seggio grande come un buco, fino a raggiungere quota 1600?
“Qualcuno che ha votato in realtà stava a casa, che c’è stato chi ha messo la x su pacchi di schede in bianco.
E abbiamo raccolto testimonianze di colf extracomunitarie pagate con piccole somme per votare Cozzo-lino”.
Volano gli stracci nel Pd napoletano dopo le parole del segretario Tremante che accusa esplicitamente il vincitore delle primarie, il bassoliniano Andrea Cozzolino, di aver conquistato il successo attraverso brogli, operazioni di inquinamento del voto e di compravendita del consenso.
Tremante parla di “bubbone da estirpare”, quantifica in “5000” gli “infiltrati” e ricorda che, secondo regolamento, “se le irregolarità verranno accertate sarà possibile rettificare l’esito della consultazione”.
Attenzione: rettificare, non annullare. In un contesto dove le parole pesano come pietre, significa che secondo il segretario l’eventuale accoglimento dei ricorsi dei candidati sconfitti potrebbe consegnare l’investitura di candidato sindaco ad Umberto Ranieri.
Il comitato di garanzia si è riunito ieri pomeriggio e ha aggiornato i lavori ad oggi: non c’è ancora, dunque, la proclamazione del vincitore. Cozzolino reagisce con altrettanta durezza: “Affermazioni deliranti.
Tremante pronuncia dichiarazioni false e irresponsabili. Sono indignato.
Non si può sporcare una giornata di partecipazione democratica con parole che gettano fango su un partito di milioni di persone e su una città che si è dimostrata capace di una grande mobilitazione civile”.
L’ex assessore regionale invoca la difesa del risultato delle primarie e chiede di essere proclamato vincitore:
“Ci si impegni a ristabilire un clima più sereno e più unitario”.
Ai garanti dunque l’ultima parola. Li presiede Raffaele Cananzi.
Avvistato pochi giorni prima del voto a intervenire a una manifestazione per Umberto Ranieri, e il video in queste ore circola sulla rete su input di chi ne mette in dubbio l’imparzialità.
“E cosa vuol dire? – ribatte Ranieri - Cananzi è un gentiluomo, svolse un intervento molto colto a un’iniziativa a via Parlato come esponente del mondo cattolico. Se questi sono gli argomenti, beh, a Napoli si dice che hanno la coda di paglia…
No, lascino svolgere ai garanti il loro lavoro in pace, riconoscendo la limpidezza e la trasparenza di Cananzi, senza commettere ulteriori errori sciocchi”. Uno dei padri nobili del riformismo napoletano, Andrea Geremicca, uno degli ispiratori della candidatura di Ranieri, analizza così la situazione: “Premesso che qualsiasi decisione verrà presa, la lesione per la credibilità delle primarie è comunque compiuta, credo che il male minore sia quello di affrontare i ricorsi relativi ai tre-quattro seggi contestati e adeguarsi a quel giudizio.
L’annullamento delle primarie non lo prendo nemmeno in considerazione di fronte a un bel-l’esempio di partecipazione infangato da singoli episodi di riemersione della ‘vecchia’ politica.
Capisco che sarebbe interesse di tutti chiudere presto questa partita, ma il danno peggiore sarebbe quello di non prendere sul serio le segnalazioni di irregolarità, chiudere gli occhi e trovare un accordo della serie ‘non litighiamo, abbiamo scherzato, andiamo avanti’”.
E in questo caso cosa fareste? “Se il prudentissimo Ranieri presenta un ricorso che può avere effetti devastanti e anche un boomerang, e dice che accetta l’esito del voto solo se trasparente e chiaro, e non smentisce, come in effetti non ha smentito, l’ipotesi di una lista civica in concorrenza a Cozzolino, significa che siamo di fronte a un momento molto delicato in cui tutti gli sbocchi sono possibili.
E lo sbocco più preoccupante potrebbe essere quello del mancato riconoscimento delle primarie anche da parte di forze molto importanti”.
Il primo a inserirsi in queste divisioni potrebbe essere l’eurodeputato di Idv Luigi De Magistris, che in diverse interviste afferma: “Cozzolino è l’espressione del bassolinismo, senza un nome che rappresenti un autentico rinnovamento potrei candidarmi io a sindaco di Napoli”.